di suor M. MARGHERITA SAMAWI, AJC
Una reliquia di san Pio da Pietrelcina in pellegrinaggio in Giordania.
Tutto iniziò nell’estate del 2015 quando la Madre generale mi chiese di partire per la Terra Santa in aiuto della nostra comunità delle suore Apostole di Gesù Crocifisso di Betlemme. Poiché in quel tempo lavoravo al santuario di Padre Pio, mi costava molto lasciare. Allora dissi al Santo: «Io ci vado se tu vieni con me ». In seguito il pellegrinaggio a Roma della reliquia delle spoglie mortali del «Padre» mi suscitò il grandissimo desiderio di proporre un’esperienza simile anche in Terra Santa, paese molto tribolato e sofferente, bisognoso di riconciliazione e di perdono. Dopo aver chiesto ai Frati Cappuccini di San Giovanni Rotondo una reliquia da portare nella terra di Gesù, il pellegrinaggio prese avvio da Betlemme per evidenziare l’amore preferenziale di Padre Pio per i sacerdoti. L’itinerario ha toccato otto luoghi di questa terra benedetta: sante Messe, esposizione e venerazione della Reliquia, meditazioni sugli scritti di Padre Pio e veglie notturne hanno suscitato gioia, commozione ed entusiasmo nelle folle accorse, nei numerosi malati, portatori di handicap e sofferenti. Il 25 maggio 2016, giorno della nascita del Cappuccino stigmatizzato, con il benestare del Rettore, il pellegrinaggio ha fatto tappa nel Seminario Diocesano di Bet Jala.
I tre giorni di permanenza in questo posto sono stati caratterizzati, giorno e notte, da preghiera personale e comunitaria. Sacerdoti e seminaristi hanno potuto meditare sull’insegnamento di Padre Pio come ministro dell’Eucaristia e della Riconciliazione. Nel mese di giugno ci si è spostati nella Parrocchia di San Giuseppe della città di Mafraq, al nord della Giordania e ai confini con la Siria; qui circa dieci anni fa, fu costruito un centro parrocchiale intitolato al Frate santo. Il 10 giugno mons. Salim Saegh, vescovo emerito della Giordania e devoto di Padre Pio, ha presieduto una celebrazione Eucaristica con grande partecipazione di fedeli convenuti dai diversi centri, l’animazione degli Scout e la presenza di numerosi rappresentanti della stampa. Nella sua omelia il Celebrante ha descritto la santità di Padre Pio invitando i devoti a pregarlo e soprattutto a imitarlo nella vita cristiana. In quest’occasione, dopo una solenne processione in onore di san Pio da Pietrelcina, il diacono Hazem Nemri ha parlato dell’importanza delle reliquie dei santi soffermandosi particolarmente su Padre Pio, modello di confessore, così come indicato da Papa Francesco nell’Anno giubilare della Misericordia. La disponibilità dei sacerdoti chiamati per amministrare il Sacramento della Confessione ha dato la possibilità a un gran numero di fedeli di accostarsi alla Santa Comunione. Alla fine dell’Eucaristia è stato recitato l’atto di affidamento della parrocchia a Padre Pio, a cui ha fatto seguito la benedizione e venerazione della reliquia. È stato impressionante vedere numerose persone arrivare da paesi lontani con ammalati che affidavano all’intercessione del Cappuccino di Pietrelcina.
Anche tanti giovani hanno pregato e manifestato la loro grande devozione al Santo; nei numerosi colloqui con i sacerdoti e i religiosi hanno chiesto consigli per la loro vita e raccontato grazie ricevute per intercessione di Padre Pio e di altri santi. Il 17 giugno le reliquie sono giunte ad Anjara, un paese in provincia di Ajlun, situato a nord ovest della Giordania, dove sorge il santuario della Madonna Regina della Montagna curato dai religiosi del Verbo Incarnato. È un luogo di devozione mariana, mèta dei pellegrini giordani che qui giungono soprattutto il terzo venerdì di giugno, giorno della festa. Il superiore Padre Hoghe ha voluto far coincidere l’arrivo delle reliquie con la festa della Madonna Regina della Montagna. La Messa, presieduta da sua Beatitudine Fuoad Twal, patriarca di Gerusalemme è stata concelebrata dal Vescovo ausiliare della Giordania, dal Vescovo dei Greci Cattolici e da tanti sacerdoti. Per l’occasione è stato preparato nella Chiesa un altare per l’esposizione della reliquia circondato da diversi confessionali. Con il passaggio della Porta Santa e la confessione sacramentale i circa tremila fedeli presenti hanno potuto lucrare l’indulgenza giubilare e in seguito ascoltare un concerto mariano. Durante il pellegrinaggio, anche a causa della risonanza avuta dall’avvenimento sulla stampa, le richieste di soste in parrocchie e santuari aumentavano considerevolmente senza però poter essere soddisfatte. Un grazie di cuore a Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme, ai Vescovi, ai religiosi, ai sacerdoti e ai diaconi permanenti della Giordania, nonché al Rettore, ai sacerdoti e ai seminaristi del Seminario Diocesano di Betlemme. Che Padre Pio possa vegliare su questo Paese in questi tempi così difficili a causa del terrorismo; questa terra possa continuare a essere cuore accogliente e aperto alle necessità dei paesi confinanti della Siria e dell’Iraq, del Libano e della Palestina, perché tutti possano trovare protezione e aiuto fraterno.
Vedi l’articolo in PDF, apparso sulla rivista Voce di Padre Pio di marzo 2017
Mi ha rallegrato tanto il cuore vedere che avete portato le reliquie di uno dei più grandi santi del Cielo nella terra santa. Tanti anni fa, quando ancora era viva, Demarista figlia spirituale del Padre mi sollecitava a pregare per la Terra Santa devastata dalla guerra e dallo spargimento di tanto sangue tra fratelli. Questa terra non ha mai conosciuto pace, avete portato lo Spirito e la benedizione del Padre con le sue reliquie e avete fatto una cosa grande perchè tanti lo hanno potuto pregare, perchè il Padre tanti ha potuto benedire e avrà pregato la Madonna per quella terra benedetta devastata dal male. Mi sogno di vedere le immagini della terra di Israele e della terra di Palestina posate sull’ altare dove la vittima divina con tutto il suo patire riunisce la terra al Cielo e ha potere di unire nel vincolo della pace i popoli che il maligno divide sulla terra. I tempi molto bui e solenni non potrebbero fermare la grazia di San Pio, onnipotenza supplichevole, e potrebbero fare piantare l’ albero della misericordia e della pace che resti vivo e verde per sempre. Vi ringrazio del vostro pensiero e sarei contento di leggere gli eventi della vostra attività che fa gioire il Padre e rallegra noi figli. Pace e bene.
Grazie, San Pio è grande e da quando prego per lui ho notato che la mia vita sta cambiando.
Speriamo che anche il terrorismo e le varie guerre del medio oriente cessino. Grazie
Caro Santo Padre Pio, sono felice, sicuramente porterai pace anche in quei luoghi perché dove c’è preghiera per tua intercessione siamo certi che tu intervieni sempre.
Grazie per questo splendido articolo di testimonianza.
Gesù, attraverso i Suoi Santi, richiama e fortifica nell’essere anche noi testimoni della Sua Presenza!!!
Ringrazio San Pio per la sua continua intercessione.
Sto soffrendo tanto, ma allo stesso tempo sono Fiducioso nella Presenza del Signore, che non abbandona mai nessuno.
Confermo la devozione a S.Pio nei luoghi della Terra Santa : anch’io in Libano ho potuto constatare la venerazione del Santo associato a S.Charbel .
Avrei tanti motivi per ringraziare ancora S.Pio che alla mia nascita e dopo ventuno anni , per ben due volte ha accolto la richiesta d’intercessione da parte di mia sorella affinché mi lasciasse in vita a causa di due incidenti mortali ( uno automobilistico) .
Quest’anno ,per la prima volta, ho avuto la gioia di venire a ringraziare personalmente S.Pio ,perla sua intercessione e per il sostegno che ogni giorno mi dà , grazie al vostro Servizio Caritatevole !
Spero di poter tornare prestissimo a ringraziare ancora S.Pio ed anche voi , a S.Giovanni Rotondo ,per una grazia che imploro , per sua intercessione : una ragazzina di nome Klara , rischia la setticimia da decubito.Klara ha sedici anni e dalla nascita sta in carrozzina ! Vi chiedo unilmente di unirvi alla mia richiesta , con abbandono fiducioso alla Divina Volontà ,ma con ferma confidenza nella vostra preghiera e intercessione del Vostro e, di tutti ,Santo Protettore. Vi ringrazio e Ringrazio S.Pio , per ora spiritualmente , nella speranza di poter venire ancora e gioire con voi ,insieme a Klara e la sua famiglia . Grazie a Dio per voi .Pace , Bene e Gioia.
Grazie padre Pio per tutto quello che hai fatto fai e farai per noi e per il mondo intero. Non ti dimenticare mai di noi che siamo qui nella prova. Amen